Il dramma shakespeariano verte sull’angosciante susseguirsi di eventi che si oppongono all’unione dei due innamorati: Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, rampolli delle due famiglie più potenti della città di Verona.
La storia comincia con una rissa di strada tra le servitù di due nobili famiglie, veronesi diivise da un atavica rivalità viene interrotta dal principe il quale annuncia che, in caso di ulteriori scontri, i responsabili pagheranno con la vita. Quando Paride, un giovane nobile, chiede a Capuleti di dargli in moglie la figlia Giulietta questi gli permette di farle la corte.
Il rampollo dei Montecchi, Romeo, è innamorato di Rosalina, una Capuleti la quale, per un voto di castità, non vuole corrispondere alle attenzioni di Romeo. Mercuzio e Benvolio cercano invano di distogliere Romeo dalla sua malinconia, quindi lo convincono ad andare mascherati alla casa dei Capuleti, per puro divertimento. Romeo, che spera di vedere Rosalina al ballo in maschera ,conosce invece Giulietta.
I due ragazzi si scambiano poche parole, ma sufficienti a farli innamorare l’uno dell’altra. Prima che il ballo finisca, la Balia rivela a Giulietta il nome di Romeo e Romeo apprende che la ragazza è la figlia dei Capuleti.
Romeo si congeda dai suoi bravi amici e, rischiando la vita, si trattiene nel giardino dei Capuleti dopo la fine della festa. Durante la famosa scena del balcone, i due ragazzi si dichiarano il loro amore e decidono di sposarsi in segreto.
Il giorno seguente, con l’aiuto della Balia, il francescano Frate Lorenzo unisce in matrimonio Romeo e Giulietta, sperando che la loro unione possa portare pace tra le rispettive famiglie. Tebaldo, cugino di Giulietta e di temperamento iracondo, incontra Romeo e cerca di provocarlo a un duello. Romeo rifiuta di combattere contro colui che è ormai anche suo cugino, ma Mercuzio raccoglie la sfida. Tentando di separarli, Romeo inavvertitamente permette a Tebaldo di ferire Mercuzio, che muore augurando “la peste a tutt’e due le famiglie”. Romeo, nell’ira, uccide Tebaldo per vendicare l’amico.
Il Principe condanna Romeo a lasciare la città prima dell’alba altrimenti sarà messo a morte. Giulietta disperata, chiede alla Balia di trovarlo, portargli il suo anello e chiedergli di incontrarla per l’ultimo addio.
I due sposi riescono a passare insieme un’unica notte d’amore. All’alba, si separano e Romeo fugge a Mantova.
Giulietta apprende dai suoi genitori della data fissata per le nozze con Paride e, al suo rifiuto, viene verbalmente aggredita dal padre, poi, fingendo un ravvedimento, va a confessarsi con frate Lorenzo.
Per sfuggire alle sorti di una vita lontana dall’amore, Giulietta beve una pozione che le consente di sembrare morta per molte ore. Romeo, non avendo ricevuto la notizia dell’inganno, crede di aver perduto la sua amata per sempre e nel dolore si avvelena. Terminati gli effetti dell’incantesimo, Giulietta si sveglia dal sonno di una finta morte e vedendo il corpo esamine dello sposo segreto, si pugnala, finendo nella tragedia più commovente l’esito dell’umana follia generata dal rancore.