“Non puoi dire a tua madre che le strade sono piene di psicopatici ed è pura fortuna se torni a casa vivo ogni notte.”
Un nuovo, controverso videogame sta influenzando un’intera generazione.
In Killology i giocatori ricevono dei bonus quando torturano le loro vittime e accumulano punti proporzionalmente alla loro creatività sadica. Eppure non è considerato un gioco perverso, perché abilmente commercializzato dal suo creatore multimilionario come un’esperienza etica. Nel gioco si può infatti dare libero sfogo alle fantasie più oscure, ma non sfuggire alle conseguenze. Non tutti però sono d’accordo con lui.
“C’è una repulsione istintiva a prendere la vita di un altro essere umano. E questa repulsione può essere conquistata.
Killology, dell’autore britannico Gary Owen, debutta allo Sherman Theatre e poi al Royal Court Theatre nel 2017, e riceve l’Oliver Awards 2018 per l’Outstanding Achievement in Affiliate Theatre Award.
Dopo il suo esordio nel 2015 al Royal Court Theatre con Violence & Son, Gary Owen scrive Iphigenia in Splott messo in scena in Italia nella rassegna TREND 2017 con il titolo Iphigenia in Cardiff.