Nel 1802, ad Heiligenstadt, nei sobborghi di Vienna, Ludwig Van Beethoven scrive il suo testamento; è appena trentenne e quella lettera resterà chiusa in un cassetto per altri 25 anni, fino alla sua morte nel 1827. Questa è la storia di quegli anni e di quell’uomo.
Ad oggi, la cosa più struggente e sinceramente umana resta il contrasto tra la musica e l’uomo Beethoven. In questo monologo inedito vediamo Beethoven raccontato da sé stesso e da ciò che di lui ci è giunto dal passato: lo spirito, le nevrosi, il dolore e la solitudine, l’euforia estatica e incontenibile, la legge morale e il cielo stellato.