Rosencrantz e Guildenstern, due personaggi dell’ Amleto di William Shakespeare, improvvisamente si ricordano di essere stati convocati da un misterioso messaggero alla corte di Danimarca senza minimamente immaginarne le motivazioni, quando si imbattono in una improbabile compagnia di scalcagnati comici elisabettiani.
Mentre si dispongono ad assistere ad una loro rappresentazione si ritrovano senza rendersene conto proprio a corte dove scoprono di essere amici d’infanzia di Amleto e che il principe non parla che di loro. E’ stato re Claudio a chiedere il loro aiuto per risolvere un vero e proprio caso di stato, aiutare la corte a capire il problema di Amleto, se sia davvero pazzo o se stia fingendo, e riportandolo allo svago indagare sulle cause della sua improvvisa depressione per riferire poi sulle vere ragioni dietro il suo bizzarro comportamento.
La trama che prosegue in una sequenza di scene rocambolesche in cui l’assurdo e il comico si mescolano, entra ed esce dall’Amleto di Shakespeare, con la recita degli attori a corte, l’imprevista fuga del re Claudio, la morte di Polonio ad opera di Amleto e la conseguente follia di Ofelia, costituendone una sorta di vicenda parallela dove Rosencrantz e Guildenstern, ingenui e totalmente sprovveduti finiscono per rappresentare pedine di un destino che sembra divertirsi alle loro spalle.
Dopo una serie di grottesche peripezie Rosencrantz e Guildenstern ricevono così il compito di scortare Amleto in Inghilterra, ritrovandosi, quasi senza accorgersene, a bordo di una nave diretta verso la Gran Bretagna e divenendo così gli inconsapevoli latori della lettera consegnata loro dal re Claudio per il re inglese che ordina l’immediata esecuzione di Amleto.
Ma sarà Amleto stesso, che, prima di fuggire approfittando dei pirati che li hanno attaccati, sostituisce sulla lettera il nome degli compagni al suo, a decretarne quella beffarda morte che li fa divenire perfetti interpreti della condizione umana, che disperatamente si interrogano sulle ragioni e il senso del loro stesso esistere.